Ed ecco che arriva l’ambulante…! Oddio, ste zingare veramente, ARGH, le odio, le detesto, credono davvero che siamo così coglioni da… da… da?!
No no no no no, questo mondo fa schifo, ladri! Aspetta che mi sposto un po’ più in centro in corridoio, ecco no, un po’ più in qua, eh ma che cazzo sta signora col passeggino eh!
Ecco che è entrata la troia e io non sono nemmeno bello in centro al corridoio, eh ma bisogna farsi valere!
[Zingara, con accento slavo]: “sono una ragazza povera, con un bambino, vengo da bosnia, vivo in mezo ala strada, vi prego, per favore, uno picolo aiuto per un bicchiere late…”
Eeeeeehnnò, brutta zingara schifosa, ma come sempre nessuno che alza la voce! Che massa di pecoroni questa nazione, ma adesso Io, che sono un figo, ti sistemo ben bene.
“VATTENE, BRUTTA TROIA, CHE VIENI NEL NOSTRO PAESE SOLO A… A RUBARE E A SPACCIARE! PUTTANA, VATTENE! TU E I TUOI SIMILI, SOLO A RUBARE, CHE NOI SIAMO GENTE CHE LAVORA, CAPITO? SIAMO GENTE CHE LAVORA!”
si allontana, eh allora vedete che c’ha paura, eh, c’ha paura, la zingara, che faccia tosta! Ma io non mi arrendo mica, eh, cosa credete?! Mi sposto più in là, percorro il corridoio.
“VERGOGNA, LADRA! ZINGARA! SCHIFOSA! DO… DOVRESTI ESSERE PICCHIATA, Sì, VAI VIA, VAI VIA CHE TI DOVREI LINCIARE, MA GUARDA TE QUESTI STRONZI, VENITE NEL NOSTRO PAESE SOLO PER FARE I DELINQUENTI! VERGOGNA! VERGOGNA!!! PUTTANA, VATTENE!”
oh, si aprono le porte e scappa via questa puttana, oh come scappa via, ma non mi arrendo, no no no!
“VERGOGNA!!! TI DOVREI PICCHIARE, TI DOVREI!!! “
si chiudono le porte cammino avanti e indietro nel corridoio, incazzato, “schifosi ladri nel nostro paese ma ti pare ma che se ne tornino da dove sono venuti… noi siamo gente che lavora, noi ce lo sudiamo lo stipendio, eh! Buoni, mica coglioni!” cammino avanti e indietro, ma possibile che tutti mi guardino come se fossi un marziano, “ma io non so”, nessuno che alza la voce, nessuno che dice a questi pidocchi di tornare a casa, per forza poi ci invadono! “E i nostri bambini che ci devono vivere assieme, a quella gentaglia, eccheè! Che schifo!” mi giro verso la gente, e sono tutte persone a modo, io non capisco, “nessuno che dice di tornare a casa, nemmeno dopo queste scene, ah, che schifo di mondo, non trovi?” ma il tizio davanti a me non fa una piega, anzi, sorride, “ma dico io, ma a che gioco stiamo giocando?” Che schifo di gente, bleah, un disastro, e poi ci meravigliamo che… che… cammino per il corridoio, io sono un figo, il paladino della legge incompreso! Guardatemi, voi che non… non avete le palle di dire le cose come stanno!!! Eccheccazzo!
“ma dico io, questo mondo fa schifo, quella zingara, quella puttana, vengono qui solo a rubare” ma la ragazza di fronte a me non dice nulla, nulla! Ah! Giovani d’oggi, senza coglioni, per forza che l’italia va a rotoli, finchè la gente mi guarda storto quando faccio quel che dev’essere fatto, ovvero MANDARLI TUTTI A CASA… “tutti questi zingari, a casa loro! Cioè, per… per forza che poi invadono le città, finchè nessuno alza la voce! Il pugno di ferro, ci vuole!”
questa qua non dice niente però, è quasi cadorna e devo scendere e questa qua mi guarda e basta, magari è una zingara anche lei, ma no, è diversa, e anche è vestita diversa, con quel collare da cane, la maglia coi morti, c’ha l’aspetto di una di quei satanici lì, altri delinquenti… “perché, noi siamo mica coglioni! Li vuoi qua, quelli là, che ci rubano gli stipendi a noi lavoratori, eh?”
continua a guardarmi, sono attaccato alla maniglia sopra di lei e lei niente, poi eccola, parla.
“lei è un esibizionista.”
Eccheccazzo!!! Io lo sapevo che era una delinquente! Tutti delinquenti, sti comunisti! E nessuno che mi da man forte! E siamo a cadorna.
“ecco, vedi, sei pazza come loro! Poi ci lamentiamo che ci rubano gli stipendi!”
si aprono le porte, che schifo di mondo, che schifo, che vergogna! Mi giro e continuo a parlare, ma guarda te, “MONDO CANE!!! “
si chiudono le porte.
La suddetta ragazza si guarda attorno, tranquilla e pensierosa. Razzisti: persone che le fanno venire il voltastomaco.
Questo fatto è avvenuto oggi fra le fermate di Moscova e Cadorna, mentre la suddetta ragazza metallara (io) andava a prendere il treno. E perché era così tranquilla? Perché tutto questo razzismo, la gente che non vuole sedersi di fianco agli immigrati, la gente ignorante che blatera pulizie etniche non è uno spettacolo nuovo.
Vogliamo darci un taglio?